Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 18 Agosto 2020

Raccogliere oggetti, ricordi, amicizie. Non si sa mai quello che potrà essere utile. L’apprendista ricco conserva contento e geloso consigli, contatti, convinzioni. Come se si potesse accumulare all’infinito di tutto nella stanza, nel cuore, nell’hard disk. Difficile spostarsi, difficile muoverlo, tanto è grande il peso e l’ingombro del suo bagaglio. Certo lui non vola via alla prima tempesta, alla prima crisi. Sembra avere risorse per provare a salvarsi da sé.

Prospettiva tristemente miope. Gesù invita a non aver paura di camminare a cuore leggero, a schiena libera. Se cammini carico come un cammello rischi seriamente di incastrarti. Rischi di perdere la chiave del mistero della vita nel mucchio delle cose. Rischi di vivere una vita da mercante, non da figlio.

Il cuore libero è disposto a incontrare gli altri al di là dei tornaconti. Non è legato a doppia mandata a cose, persone o paure. Paradosso del Regno: chi proverà a fidarsi e camminerà leggero non morirà, non sarà fregato. Riceverà generosamente quello che serve per vivere da figlio amato, incontrerà fratelli e sorelle con cui vivere l’impossibile agli uomini, vivere qui e ora frammenti di amore vero, primizie di quella pienezza che non teme giudizi.

Matteo Suffritti SJ


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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato

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