Gesuiti โ€“ Commento al Vangelo del giorno, 17 Settembre 2023

388

La domanda che Pietro pone a Gesรน sul perdono รจ molto interessante e tocca vari livelli. Il primo รจ senzโ€™altro quello letterale ed esplicito: quante volte sono chiamato a perdonare mio fratello se e quando mi fa del male. I termini โ€œfratelloโ€ o โ€œsorellaโ€ presuppongono relazioni preesistenti: siamo nel discorso ecclesiale e si parla delle relazioni allโ€™interno della comunitร  dei discepoli di Gesรน.

Quindi ecco un altro livello della domanda, piรน profondo: Gesรน, quanto devo investire nelle relazioni comunitarie per preservarle? Per fare del bene alla comunitร  e contribuire allโ€™unitร ? La prima risposta di Gesรน, quella numerica, non lascia dubbi a riguardo.

Ma cโ€™รจ altro ancora. La domanda di Pietro porta in sรฉ un aspetto che rimane implicito ma che รจ fondamentale: Pietro esprime il suo bisogno di essere perdonato e la consapevolezza che egli stesso โ€œcommette colpe contro il fratelloโ€. Allora la questione del numero di volte potrebbe esprimere lโ€™ansia di Pietro che si sente mancante nei confronti della comunitร  (dei fratelli e delle sorelle) perchรฉ consapevole delle proprie colpe.

La parabola raccontata da Gesรน lega, infatti, lโ€™esperienza vissuta del perdono ricevuto con la capacitร  di donare a propria volta il perdono ad altri. La parabola si prende cura anche dellโ€™(eventuale) ansia di Pietro: il re condona (annulla, non dilaziona la restituzione nรฉ la rateizza) al primo servo una cifra spropositata. Anche lโ€™ansioso, il perfezionista, lo scrupoloso possono essere raggiunti dalla misericordia del Signore e soprattutto farne esperienza interiore ed esistenziale.

Andrea Piccolo SJ

Continua a leggere gli altri approfondimenti del giorno sul sito

Fonte: Get up and Walk โ€“ il vangelo quotidiano commentato