La domanda che Pietro pone a Gesรน sul perdono รจ molto interessante e tocca vari livelli. Il primo รจ senzโaltro quello letterale ed esplicito: quante volte sono chiamato a perdonare mio fratello se e quando mi fa del male. I termini โfratelloโ o โsorellaโ presuppongono relazioni preesistenti: siamo nel discorso ecclesiale e si parla delle relazioni allโinterno della comunitร dei discepoli di Gesรน.
Quindi ecco un altro livello della domanda, piรน profondo: Gesรน, quanto devo investire nelle relazioni comunitarie per preservarle? Per fare del bene alla comunitร e contribuire allโunitร ? La prima risposta di Gesรน, quella numerica, non lascia dubbi a riguardo.
Ma cโรจ altro ancora. La domanda di Pietro porta in sรฉ un aspetto che rimane implicito ma che รจ fondamentale: Pietro esprime il suo bisogno di essere perdonato e la consapevolezza che egli stesso โcommette colpe contro il fratelloโ. Allora la questione del numero di volte potrebbe esprimere lโansia di Pietro che si sente mancante nei confronti della comunitร (dei fratelli e delle sorelle) perchรฉ consapevole delle proprie colpe.
La parabola raccontata da Gesรน lega, infatti, lโesperienza vissuta del perdono ricevuto con la capacitร di donare a propria volta il perdono ad altri. La parabola si prende cura anche dellโ(eventuale) ansia di Pietro: il re condona (annulla, non dilaziona la restituzione nรฉ la rateizza) al primo servo una cifra spropositata. Anche lโansioso, il perfezionista, lo scrupoloso possono essere raggiunti dalla misericordia del Signore e soprattutto farne esperienza interiore ed esistenziale.
Andrea Piccolo SJ

Continua a leggere gli altri approfondimenti del giorno sul sito
Fonte: Get up and Walk โ il vangelo quotidiano commentato