Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 17 Settembre 2022

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Oggi non possiamo perderci il fatto che sia Gesù stesso a commentare la parabola.
I punti per la preghiera potrebbero, pertanto, finire qui, lasciando la parola a Gesù.

Solo alcune sottolineature. La prima: immaginatevi l’abbondanza di seme! Abbondanza che parla di generosità traboccante del seminatore, un uomo che non risparmia, che ha una fiducia incrollabile nelle possibilità di vita nascoste in quei semi. Il seminatore batte di gran lunga i nostri dubbi, le preoccupazioni, i ripiegamenti su noi stessi e sulle nostre umbratilità interiori sia psichiche sia spirituali. Dove noi vediamo (forse) spreco, il Seminatore vede vita e magnanimità.
Chicchi di seme come gocce di pioggia che cadono abbondanti, insistenti, perdendosi dove, non si sa, ma fecondando.

La seconda: nel commento Gesù identifica il seme con la parola e anche con le persone che sentono la parola. Un errore? Una svista del redattore del brano? Chi sente la parola è sempre compromesso con essa: la capacità della Parola di attecchire è fortissima. Certo, poi dipende dal terreno․․․
Nel testo non è scritto che il terreno non possa cambiare, non possa essere arato, privato dei sassi, diserbato per diventare più adatto ad accogliere e far germinare il seme․․․

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Andrea Piccolo SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato