Dividere l’eredità: oggi viene messa in questione proprio l’operazione del dividere, del separare, del tagliare i ponti nelle relazioni. I due fratelli si contendono l’eredità, i loro beni materiali, i possedimenti: la divisione dell’eredità in realtà rimanda alla divisione della relazione tra loro, alla quale Gesù attribuisce il valore maggiore.
Gesù non è un divisore (lo è Satana!) ma rimanda a un piano di relazione più profondo di quello dei beni materiali: la vita dipende dalla qualità delle relazioni che instauriamo con Dio – arricchirsi presso Dio – e tra di noi fratelli – non chiudendoci nella nostra autarchia.
Riflettendo in questo senso l’eredità non può, quindi, essere divisa ma sarà data a tutti e tutta intera proprio a coloro che contribuiranno a far crescere le ricchezze che la compongono: relazioni positive e feconde; gesti di fraternità e di amore; ponti costruiti con laboriosità e fatica; sono queste le ricchezze che portiamo/porteremo presso Dio.
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La ricchezza del Regno, dunque, non si accumula: piuttosto si mette in circolo, si condivide, si rischia, senza essere pienamente sicuri di ottenerne un guadagno immediato.
Andrea Piccolo SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato