Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 17 Febbraio 2023

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Ho incontrato Gesù di Nazaret. L’ho incontrato ascoltando e meditando la sua Parola, l’ho intravisto nel desiderio di riappacificazione e di riconciliazione che ho nel cuore, l’ho sfiorato in qualche sorella o fratello che me lo hanno testimoniato, l’ho percepito presente nell’anelito alla giustizia, alla vita buona resa possibile per tutti, l’ho sentito, dolcemente, ascoltando le vibrazioni della bellezza che la natura ha riservato per me.

Ora quel Gesù mi convoca, mi dice: «vieni da me, ho qualcosa per te: non una cosa, dei soldi, una sicurezza, un ruolo sociale, un lavoro; ho per te una relazione: desidero che tu venga dove vado io».

«Dove mi porti, Signore»?

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«Sono il signore della vita: ti porto nella vita, dentro la vita vera. Nel midollo delle cose, oltre ciò che appare; ti porto nell’intimo di te, lì dove sgorga la sorgente della tua vita, della tua bontà e della tua bellezza. Ti porto a vivere l’amore… »

«Com’è possibile, Signore»?

«La strada che conduce alle profondità della Vita, è ardua, non è una passeggiata, richiede un profondo e radicale lavoro su di sé, serve mettersi a nudo, educarsi, lasciare per la strada tanta zavorra che promette di rendere la vita comoda ma la ostacola, la “scandalizza” (cioè la fa inciampare): faccio sul serio con la realtà, faccio sul serio con il dono prezioso che sei. Tante saranno le sirene che ti prometteranno beni che non ti daranno mai, tanti i potenti che ti faranno paura, che ti metteranno pressione, che ti ricatteranno… e tu avrai paura, sarai tentato di dire “basta, a che serve rimanere fedele?”. Tu rimanimi fedele; io ti rimarrò fedele».

Andrea Piccolo SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato