Perdonare il fratello invece di desiderare la punizione e la sanzione per la sua colpa. Gesù propone la via del perdono come una logica – prima che un’azione – che si impara facendone esperienza personale e concreta: la parabola con la quale risponde alla domanda di Pietro sembra andare in questa direzione.
Oggi leggiamo parte di quello che molti esegeti descrivono come il “discorso ecclesiale” di Gesù, rivolto a discepoli che cominciano a ritrovarsi in comunità.
Come gestire le relazioni fraterne? Come gestire i naturali conflitti? Gesù propone loro di tenere come criterio l’esperienza di compassione e di perdono incondizionato che il Padre ha avuto verso ciascuno di loro. È trasmissibile la compassione? Il Padre desidera che la compassione nei confronti dell’impossibilità dell’altro sia contagiosa perché il credente non vanifichi con la sua vita e i suoi comportamenti il perdono ricevuto proprio da Lui.
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La parabola raccontata da Gesù esplicita indirettamente una importante caratteristica del perdono che il Padre ci chiedere di vivere: il perdono libera il fratello (gli toglie un peso, un ostacolo) e gli offre una nuova possibilità di tornare a vivere.
Andrea Piccolo SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato