Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 16 Settembre 2023

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Gesù non dà mai per scontato il nostro cuore. Ed è da lì che si deve partire – o ripartire, con la conversione; è da lì che si gioca il tutto di noi. Frutti e alberi buoni o cattivi: una bella similitudine per dire a chi lo ascolta – e quindi anche a tutti noi – che proprio dal cuore “esce” quello che costruisce la nostra vita, cioè il bene e il male, con tutte le conseguenze pratiche della scelta fondamentale della nostra vita.

A cosa serve invocare il nome del Signore se il cuore, e quindi la nostra vita concreta, va altrove? Gesù è molto chiaro sul fatto che l’uomo è un tutt’uno: cuore e vita, mente e parola, relazioni e opere. E allora è nell’ascolto e nella messa in pratica delle sue parole che si gioca l’autenticità, e quindi anche la forza, della nostra fede.

Roccia o sabbia: il terreno è proprio quello che sostiene la costruzione, ovvero quella Parola che può trasformare sempre la vita di chi ascolta e accoglie, in modo che i fiumi impetuosi della vita non abbiano la meglio su ciò che veramente fa vivere. Oppure – e il rischio non è escluso – una vita crollata. Ancora una volta, dal cuore escono le scelte che fanno della nostra vita quella casa costruita sulla roccia o sulla sabbia.

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Lino Dan SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato