Sembra di sentire la voce di Gesù che, nel raccontare questa parabola, commenta dicendo: “Ma se neppure un giudice insensibile a chiunque (men che meno a Dio) nega la giustizia a una vedova che continua a importunarlo, come potete pensare che Dio non intervenga a fare giustizia ai suoi eletti che gridano?”. Si tratta piuttosto di insistere con fede.
Ma allora sembra – dai dati di fatto che vediamo – che questa garanzia del Signore non stia funzionando. Non ci risultano particolari interventi di Dio, particolari rivolgimenti di situazioni di ingiustizia, di dolore, di guerra, di malattia… Che Dio ci voglia offrire una “consolazione vuota”?
In verità non ci è dato di sapere tutto, ma una cosa è chiara: se abbiamo fede veramente in Lui, possiamo anche avere la forza e il coraggio di impegnarci perché quelle situazioni possano evolvere, cambiare, risolversi. Con quell’aiuto che viene da Lui, che ci fa sentire in che modo nostre le situazioni di male che vanno affrontate e mutate. In realtà, il Signore Gesù ci sta chiedendo una modalità di vita dove la preghiera si accompagna all’impegno concreto e viceversa.
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Lino Dan SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato