Non si corre il rischio di dimenticare. Lo Spirito Santo che verrà donato ai discepoli oltre a inviarli in missione ricorderà loro quanto il Signore ha voluto dire. Lo Spirito Santo che è stato dato a ciascun battezzato, a ciascuno di noi, ha proprio il compito di tenerci “al corrente” di quanto Gesù ha detto e dice anche a noi, oggi.
E quel che ha voluto lasciare ai discepoli, così come a noi, è un invito ad accogliere la sua parola, i suoi comandamenti, il suo stile di vita, proprio come segno di un amore ricambiato fra noi e lui. E attraverso di lui anche con il Padre. È un destino di amore che ci attende, un amore che sia incarnato in gesti che sanno di sequela, di scelte di vita che prendono sul serio i comandi del Signore. Proprio perché quei comandamenti che Gesù offre non sono altro che le parole stesse del Padre: quindi di nuovo si entra in quella circolarità fra amato e amante che caratterizza nel profondo la relazione Uomo-Dio.
Con queste parole Gesù vuole veramente aiutare i suoi discepoli a capire la bellezza della loro relazione con lui, e, attraverso il vangelo, aiutare a capire anche noi quanto bello e vivificante può essere la nostra scelta di vivere in pienezza i suoi comandamenti. Perché sono vita e amore condiviso con lui e il Padre.
Lino Dan SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato