Subito e altrove: forse poche volte il vangelo (soprattutto nella redazione di Marco) è così chiaro ed espressivo, indicando le due priorità di Gesù per quanto riguarda la sua missione.
Gesù non può rimanere insensibile al male, alla malattia, all’esclusione che l’essere umano vive a diversi livelli.
E quindi interviene subito, scacciando demoni, guarendo malattie o una semplice febbre: sempre l’uomo guarito viene invitato ad alzarsi e servire, preso per mano, come la suocera di Pietro. Che immagine splendida!
Ma Gesù non può limitarsi a quelli che gli sono vicini: è l’uomo che guarda altrove, perché la sua missione riguarda tutti gli uomini, senza chiusure o nidi anche se confortevoli. Quel «tutti ti cercano» di Simone è significativo, ma è proprio quello che Gesù vuole far capire a chi pensa che il successo, anche per il bene, debba essere gustato in casa: bisogna partire, aprirsi, andare oltre.
Niente comfort zone per lui e per chi lo segue. Questo è l’invio del Padre. «Per questo infatti sono venuto», dice testualmente Gesù, al quale deve prestare fede. E a noi è chiesto di seguirlo, con non poca fatica… la stessa che vediamo fare ai discepoli che lui stesso ha chiamato.
Lino Dan SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato