Di nuovo, ancora pani e pesci. Una ripetizione capitata a caso? Sembra di sentire un ritornello già ascoltato: la gente che segue Gesù, il suo accorgersi che hanno fame sentendone compassione, il suo desiderio di coinvolgere i discepoli, il loro disappunto, il loro fermarsi di fronte al come faremo vedendo una realtà fatta di sette pani e pochi pesci…
E Gesù che ancora una volta agisce: benedice, moltiplica il pane e i pesci per tutti, spezzandoli. Il solo modo di fare partecipi i presenti del dono inesauribile di Dio, è condividere il poco. È un miracolo? Certo, lo è, ma lo è soprattutto perché il poco, condiviso, diventa ciò che sfama a sazietà – e con avanzi! – per chi sa mettere quel poco nelle mani del Signore, e non tenerlo per sé.
Questo è ciò che avviene nell’economia di Dio e che la fa differente dalla nostra: la condivisione. Il poco e il molto non sono ciò che darà risultato diverso, se compresi in quella logica. E allora, proprio in quella economia, non c’è solo chi dà e chi riceve, ma ciascuno, ovvero tutti, hanno la possibilità di essere loro stessi strumento per saziare la fame dei fratelli. Perché – diciamolo pure – speso ha fame proprio chi ha di più, ma in realtà manca dell’essenziale.
Lino Dan SJ
[…] Continua sul sito […]
Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato