Tutti cercano Gesรน. E noi perchรฉ lo cerchiamo? Nel Padre nostro diciamo ยซdacci oggi il nostro pane quotidianoยป. Ma di cosa abbiamo davvero bisogno, cosa ci nutre?
Forse รจ proprio questo il punto: il sapore. Come neonati, non ci basta il latte, ma abbiamo bisogno della relazione con chi ci ha dato la vita. Cโรจ tanto da fare, mi perdo nel fare.
Bella domanda: cosa vuole che faccia il Signore, cosa fare della vita? Come la folla faccio coincidere il mio valore, il diritto allโesistenza, con quello che so, che posso, che devo fare. โFareโ รจ poiรฉo in grecoโฆ la radice della parola poesia. ร un comporre, con quel poco di parole che abbiamo, con quel poco di pane che siamo. Parole che sono azioni scelte.
ร ringraziare di quello che abbiamo. ร farsi pane, spezzarsi per gli altri, diventare nutrimento. La poesia apre al respiro, ha un ritmo, accoglie il vuoto della fame e lo chiama desiderio, sa trovare parole anche al dolore, fa spazio, tutto accoglie.
Credo la necessitร di donarsi come unico rimedio alla morte e risposta alla domanda di senso che ci portiamo dentro. Credo che basti pronunciare e quindi consegnare alla fame lโuno dellโaltro, con la propria vita, una sola Parola di ringraziamento: Gesรน.
Caterina Bruno
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Fonte: Get up and Walk โ il vangelo quotidiano commentato