Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 13 Settembre 2019

Com’è possibile camminare dietro te con una spina nell’occhio che impedisce di vedere tutta la tua bellezza, Signore? Com’è possibile continuare a seguire i tuoi passi con un’ombra che nasconde la tua luce vivace ai miei occhi capaci di vedere solo ciò che la spina permette, uno sguardo sfuocato e grigio?

La mia vista non è nitida; è cerchio buio e amaro intorno al mio fratello che stinto mi si presenta. Non vedo i suoi colori luminosi brillare della tua luce, ma pallide sfumature senza gioia. Non è questo il mio vedere, non mi appartiene. Togli dal mio occhio la trave che fa ombra sul mio sguardo, sul mio cuore; donami la gioia di un caleidoscopio di colori luminosi e vivi.

Estirpa da me l’ipocrisia e donami balsamo d’amore, affinché io, con occhi colmi di te, possa vedere nel fratello non la spina che ne adombra e sfuoca il viso, ma la tua caleidoscopica luce.

Martina Pampagnin

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato

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Può forse un cieco guidare un altro cieco?

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 6, 39-42


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:

«Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.

Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».

Parola del Signore

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