Proviamo a concentrarci sulle parole che leggiamo oggi e a sentirne il peso. ยซร inevitabileยป che le cose accadano. Tutto puรฒ succedere, compresi gli scandali, le offese, i torti, tutto ciรฒ che puรฒ farci inciampare durante il nostro cammino di fede o addirittura allontanarci da esso fino a prenderne le distanze. Gesรน lancia unโimmagine dura per chi provoca tali scandali e protegge ciascuno di noi, ยซpiccoliยป, come bambini, con uno ยซState attenti a voi stessiยป, un invito a vegliare sempre su noi stessi.
Segue poi un bilanciamento tra rimproverare chi ha colpa e insieme perdonare chi si pente, due facce della stessa medaglia. Si rimprovera qualcuno che si ama e che si vuole riportare sulla strada dellโAmore. Non spetta a noi giudicare la colpa, ma spetta a noi guardarla con gli stessi occhi che Gesรน ci dona: sempre quelli dellโAmore verso un fratello, quelli del perdono.
Ma siamo anche lโaltra faccia della medaglia: colui che puรฒ compiere quel torto o quella colpa che feriscono un nostro fratello. Diventa quindi necessario imparare a pentirsi di cuore per quanto compiuto e sapere che cโรจ un Amore piรน grande di noi capace di perdonarci. Perdonare e pentirsi fino a sette volte, ovvero fino allโinfinito. ร un gesto grande e unico.
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La fede รจ semplice, insomma, nulla di impossibile. Ma รจ potente tanto da far sรฌ che lโimpossibile ai nostri occhi diventi possibile attraverso gli occhi della fede.
Vanessa D’Urbano
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato