Mi chiedi di chiedere, Signore, e non perché tu non conosca i miei bisogni o non sia abbastanza attento da notare le mie mancanze, né perché sia necessario lusingarti per convincerti. Non di certo perché il tuo cuore sia duro, le tue orecchie chiuse o i tuoi occhi ciechi. Mi insegni a chiedere perché il mio cuore non sia duro, le mie orecchie chiuse o i miei occhi ciechi.
Mi insegni a chiedere perché formulando la domanda tu in qualche modo cominci già a donarmi la risposta. Proprio mentre metto a fuoco il mio bisogno per esporlo comincio a colmarlo, perché dare i nomi ai desideri è il primo passo per renderli reali.
E allora se imparo a chiedere imparo una fede che mi insegna a stare nell’oggi proprio come nel regno dei cieli.
Verena M.
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato