Anche oggi tutto ha inizio da un incontro e da questo saluto: «Salute a voi!», in greco kaírete, lo stesso verbo con il quale l’angelo saluta la Vergine. Non è dunque un semplice saluto, ma un più profondo «rallegratevi», «siate nella gioia».
Le donne sono giustamente impaurite, ma Gesù le invita ad abbandonare ogni timore. È un invito rivolto oggi anche a noi. «Non temete»: siamo invitati ad abbandonare e consegnare a Lui ogni nostra paura.
Oggi sembra difficile parlare di gioia… ma forse il Signore ci chiede proprio questo. Assumere il suo stile e portarlo nel mondo: l’annuncio oggi può essere un sorriso, una chiamata, un gesto. Sicuramente da oggi non finiranno le difficoltà , gli ostacoli, la fatica e la sofferenza, ma nulla può portarci via la gioia, perché ormai sappiamo che tutto concorre a costruire il Regno.
La gioia annuncia e custodisce la speranza. Oggi chiediamo la grazia di accogliere in modo nuovo la gioia della Pasqua e di testimoniarla attraverso una vita in cui tutto diventa Vangelo, cioè una bella e gioiosa notizia.
«Salute a voi!» non è solo quindi un augurio: Gesù dona quello che annuncia – ed è questa la prima parola, il primo dono della Resurrezione.
Domenico Pugliese