Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 12 Settembre 2022

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Colpiscono molto la tenerezza e l’umiltà del centurione.

Ha caro il suo servo, e perciò vuole salvarlo dalla malattia e dalla morte.
Chiede aiuto e si rivolge agli anziani, per i quali è meritevole, acché abbia speranza di essere ascoltato. A Gesù basta questo.

Eppure la sorpresa di Gesù arriva quando il centurione si dice indegno della sua presenza. Si spoglia di tutto il potere su cui può fare leva, indossa le sole vesti di chi sta qui, senza pretese e senza che nulla gli spetti, e chiede a Gesù la salvezza di un altro, per di più servo.

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A volte è più facile cercare la strategia più furba per risolvere i propri problemi, senza fermarsi troppo a pensare a quali siano le implicazioni di quella strategia. È un gioco che a volte fila liscio, altre volte ci porta a sottovalutare l’impatto delle nostre azioni. Qualche volta ci fa chiudere gli occhi sul male che può portare agli altri e a compiacerci nella riuscita dei nostri piani o ad affliggerci per il loro fallimento… e il nostro ego si allarga, e ricomincia il circolo.

È tanto bella l’immagine di questo centurione, totalmente libero da questo giogo, che in tutta semplicità e umiltà fa quel che può e chiede aiuto dove non arriva. Possa contagiare i nostri cuori.

Ettore Di Micco

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato