โ๏ธ Commento al brano del Vangelo di: โ Mt 5,1-12a
Quello che ci racconta Gesรน oggi รจ un sogno.
Siamo cosรฌ abituati alla vita che facciamo, da non essere consapevoli del fatto che diamo per scontato che la felicitร sia qualcosa da conquistare con il successo individuale, con la libertร di poter essere qualunque cosa vogliamo senza condizione di alcun tipo, con la possibilitร di avere qualunque cosa desideriamo.
Fare, avere, ottenereโฆ
Eppure รจ estremamente raro trovare persone che si dicano feliciโฆ anche tra quelle che hanno in abbondanza.
Lo sappiamo, ma in qualche modo รจ come se la cosa non ci tocchi. So razionalmente che non รจ quella cosa lรฌ a rendermi felice, ma io devo averla, รจ piรน forte di me. E non voglio pensarci piรน di tanto, perchรฉ mi appesantisce.
Il vangelo di oggi รจ lสผoccasione per pensarci. ร difficile, siamo giudici crudeli con noi stessi e la prima tentazione sarร quella di condannarci per ogni nostra imperfezione.
Ma Gesรน qui non giudica, indica la strada.
Sappiamo che la beatitudine sorge dai semi che abbiamo dentro. I semi della povertร di spirito, della misericordia, della fame di giustiziaโฆ
La direzione รจ quella, non cสผรจ da stare qui a scandalizzarci per tutte le nostre mancanze. Quando arriva il pensiero giudicante, possiamo semplicemente rivolgere la nostra attenzione alla luce della Parola.
La vera differenza non la fa il guardare le erbacce, ma il nutrire costantemente quei semi che abbiamo dentro. I semi germoglieranno naturalmente, levando spazio anche alle erbacce.
Ettore Di Micco
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Fonte: Get up and Walk โ il vangelo quotidiano commentato