Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 12 Gennaio 2022

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Oggi ci vengono presentati tre dettagli molto significativi.

Gesù si avvicina alla suocera di Simone e la prende per mano. Questo gesto manifesta grande delicatezza nei confronti della donna, che è un tratto tipico di Gesù in molte delle guarigioni da lui compiute.

Il secondo dettaglio è il fatto che la suocera guarita si metta a servire: la guarigione operata da Gesù porta sempre a un movimento, a un mettersi al servizio. Ci si rende conto che gratuitamente si è ricevuto qualcosa di bello nell’incontro con il Signore, e gratuitamente si è portati a rimettere in circolo questa nuova energia e libertà acquisita. Il Signore ci guarisce, ci ridona forza, ci rimette in piedi e questo è bello. Questa nuova vita ritrovata ha senso però solo se si apre ad arricchire anche altri. Questo non avviene per senso di dovere, ma per una mozione dello Spirito.

Infine, è affascinante sapere come il Signore preghi. Senza la preghiera, che ci permette di rileggere alla luce di Dio le situazioni, senza la relazione con il Signore tutto diventa sterile. Si perde l’orizzonte ultimo, e l’azione diventa attivismo. La preghiera è un po’ il motore interno di tutto quello che facciamo, e questo vale anche per Gesù. Dove c’è Dio c’è vita per noi, ma riconoscere dove Dio è presente e come parla alle nostre vite è possibile solo se con lui ci stiamo. Non si può conoscere a fondo la voce e come si comporta una persona se non ci si passa del tempo insieme.

Delicatezza, azione, preghiera: tre tratti caratteristici di Gesù, che, come suoi discepoli, siamo chiamati a seguire nelle nostre vite.

Daniele Ferron SJ


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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato