Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 11 Ottobre 2022

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Signore, siedi a tavola con me, aiutami a capire perché le cose vanno “bene” ma mi sento strano, quasi vuoto. Cerco di farmi ben volere da tutti, mi piace essere impeccabile in ogni cosa che faccio, che le persone mi stimino, eppure… Colleziono buoni giudizi, sono un accumulatore seriale di complimenti, strette di mano e pacche sulla spalla. Ho la casa piena di specchi in cui mi piace guardarmi e, con gli occhi degli altri, mi ammiro e poi… A cosa mi serve questo? A cosa mi serve essere perfetto avendo tutti gli onori del mondo, se poi mi sento tiepido dentro, quasi svuotato?

Ma ci sei tu! Ci sei tu, Gesù, che stai seduto accanto a me, condividi la tavola con me e mi guardi. In te mi vedo diverso, forse sono proprio io! Non sono come l’immagine riflessa degli specchi in cui mi guardo, gli occhi degli altri e il mio occhio interiore severo. Allora capisco che ciò che conta davvero è lo stato di vita del mio cuore. Ci sei tu accanto a me, a restituirmi bellezza. Mi metti in guardia e stai, mi chiedi di fare attenzione e resti immobile vicino a me. Così capisco che ho fame d’amore, non di compiacimenti, ho senso nel tuo sguardo, non nel mio né in quello degli altri.

Resto a tavola con te, Gesù, guardami, ti prego, così che possa cercare e trovare il centro del mio cuore.

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Ilaria De Lillo

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato