Tutti i malati, tutta la città․․․ ma Gesù guarisce molti malati, scaccia molti demòni e, soprattutto, quando Simone e gli altri gli dicono che tutti lo cercano, suggerisce di andare negli altri villaggi. C’è un’insistenza da parte dell’evangelista Marco nel rimarcare questa distanza tra i tutti che cercano e vogliono in qualche modo vedere Gesù e i molti che riescono, sanno o possono accogliere la sua parola e la sua guarigione.
Perché? Forse perché quei tutti non stanno cercando davvero il Signore, ma piuttosto cercano di intrappolarlo in una rete fatta dalle loro idee su di lui e su come dovrebbe essere il Messia, dalle loro immagini di Dio, magari di un Dio che sana e guarisce come e quando vogliono loro․․․
Gesù, invece, dopo aver dialogato nella preghiera con il Padre, sembra scivolare tra le maglie della rete che gli viene tesa con quel «tutti ti cercano» e si dirige verso gli altri villaggi perché altri possano ascoltare e magari accogliere nella propria vita quella Parola di salvezza.
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Solo accettando che cada la gabbia in cui rischiamo di intrappolare il Signore – le nostre false immagini su di lui e su come dovrebbe agire nella nostra e nell’altrui vita – potremo, come la suocera di Pietro, lasciarci accogliere, prendere per mano così come siamo, con i nostri mali e le nostre infermità e da lui farci curare.
Valentina Dovico s.a.
Rete Loyola (Bologna)
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato