Zerocalcare racconta la leggerezza di scoprirsi fili d’erba. Il brano proposto oggi, al contrario, ci parla di tutto il peso di ogni nostra azione. La parola rivolta al diretto interessato – e sappiamo bene quanto pesa, quanto scotta – piuttosto che a un terzo, per lamentarsi e sparlare in separata sede; la fatica di mediare e comprendere, di provare a ricucire uno strappo; il coraggio di tagliare definitivamente quando una relazione diventa parassitaria e non mostra alcun margine di guarigione possibile, eccetera…
Momenti in cui legare ed altri in cui sciogliere, chiedendo sempre la grazia di discernere gli uni dagli altri. Coscienti che «tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo». Ciò che decidiamo di fare ha un peso, così come ha un peso tutto ciò che rinunciamo a fare. Ci sono persone, luoghi, situazioni, “sulla terra e nel cielo”, per cui proprio noi facciamo la differenza, sia che scegliamo sia che non scegliamo.
A volte potrà farci bene ricordarci della nostra piccolezza, e consolarci con Zerocalcare pensando che siamo fili d’erba e che la salvezza del mondo (per fortuna!) non dipende da noi. Altri momenti, però, ci mostreranno con forza il peso specifico di ogni nostra singola azione, il valore di tutto ciò che abbiamo lasciato scorrere per paura di metterci in gioco… E ci ricorderanno che è proprio nella confusione, nei tentativi e nelle fatiche delle nostre relazioni di oggi che inizia l’Eterno.
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato