Gesù vede il nostro dolore, conosce la nostra sofferenza, ne conosce l’inevitabilità . Ci sono momenti, ed eventi, della vita che ci fanno stare male, che ci provocano un dolore che ci immobilizza mentre il mondo al di fuori di noi continua il suo normale corso, con i suoi normali ritmi.
Non solo dolori fisici, ma anche spirituali ed emotivi: il non sentirsi accolti o capiti da un amico, il non sentirsi abbastanza per qualcosa o per qualcuno, la rabbia per una situazione non risolta, la delusione in una relazione, l’insoddisfazione… Dolori che abbiamo l’impressione che ci segnino in maniera indelebile.
Ma Gesù arriva e ci dà un messaggio di speranza che è capace di rendere più leggero anche il dolore del presente: il nostro dolore passerà , non è per sempre. E non solo non ci sarà più il dolore, ma ci sarà gioia, una gioia piena.
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Quando saremo consolati, quando ci lasceremo vedere e amare da lui, la gioia ci investirà in modo tale da farci dimenticare il dolore provato. Saremo liberi dalle cicatrici del dolore passato, dalle ferite e dai rancori: saremo puliti, saremo nuovi.
Ilaria Zipponi
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato