La scena evangelica ci viene dipinta davanti come una situazione dove sta per avvenire un parto: ci sono delle donne intorno pronte a sostenere la partoriente e ci sono le parole di Gesรน che sanciscono il momento della nascita: ยซecco tuo figlioโฆ ecco tua madreยป . Giovanni ci invita a guardare una scena di morte come il momento decisivo in cui lโuomo nuovo, il credente, viene alla luce. Cโรจ dolore, sรฌ, ma รจ dolore che culmina nella gioia perchรฉ una nuova creatura รจ venuta nel mondo. La croce da simbolo terribile di morte diventa simbolo traboccante di vita, nuovo inizio per una nuova umanitร .
Ci sono nella nostra vita delle morti necessarie da attraversare. Ogni persona, nel rileggere la propria storia non puรฒ fare a meno di notarlo. ร la struttura stessa della realtร che continuamente patisce, perisce e si rigenera. Per quanto difficile e impegnativo sia passare in mezzo al momento cruciale, il nostro cuore sa riconoscere la novitร inscritta in ogni morte. Ogni volta รจ una spogliazione che ci libera da ciรฒ che prima ritenevamo necessario per vivere. Ogni morte non toglie qualcosa di importante alla nostra vita: rivela piuttosto i nostri attaccamenti traballanti e ci fa diventare consapevoli dellโamore che possiamo liberare o trattenere: ogni morte รจ un momento di veritร che rivela la qualitร del nostro vivere.
Lโuomo nuovo nasce da un gesto di gratuitร vissuto fino in fondo. La definitivitร che Gesรน imprime al suo donarsi attraverso la morte apre le porte a noi per poter vivere la nostra pienezza di vita. Perchรฉ proprio nel suo ultimo morire, Gesรน realizza il massimo del suo essere-per-gli-altri. E cosรฌ ci mostra in modo evidente che la morte non รจ la fine della propria vita, bensรฌ lโoccasione di viverla fino in fondo.
Flavio Emanuele Bottaro SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato
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Ecco tuo figlio! Ecco tua madre!
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 19, 25-34
In quel tempo, stavano presso la croce di Gesรน sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clรจopa e Maria di Mร gdala.
Gesรน allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: ยซDonna, ecco tuo figlio!ยป. Poi disse al discepolo: ยซEcco tua madre!ยป. E da quellโora il discepolo lโaccolse con sรฉ.
Dopo questo, Gesรน, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinchรฉ si compisse la Scrittura, disse: ยซHo seteยป. Vi era lรฌ un vaso pieno di aceto; posero perciรฒ una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso lโaceto, Gesรน disse: ยซร compiuto!ยป. E, chinato il capo, consegnรฒ lo spirito.
Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perchรฉ i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato โ era infatti un giorno solenne quel sabato โ, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe allโuno e allโaltro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti perรฒ da Gesรน, vedendo che era giร morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpรฌ il fianco, e subito ne uscรฌ sangue e acqua.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.