Gesù inizia la sua predicazione annunciando ciò che anche il Battista aveva già detto: il Regno di Dio è vicino ed è tempo di conversione. Ma Gesù lo fa da una posizione completamente diversa: lui è Dio, eppure ha deciso di farsi uomo per venire ad incontrarci. È lui che si è fatto vicino a noi, nostro prossimo, è lui che ci viene incontro, che viene a cercarci e a chiamarci, prima ancora che noi siamo capaci di volgerci indietro, ritornare (convertirci, appunto).
Lo fa camminando lungo il mare di Galilea, lungo le strade del nostro quotidiano, venendoci ad incontrare lì dove noi siamo, in ciò che viviamo, con semplicità e nelle piccole cose, lasciandoci l’infinita libertà di accoglierlo o meno.
Non sconvolge la vita di chi incontra, non chiede a dei pescatori di diventare falegnami, ma li accompagna a scoprire il senso profondo della loro vocazione attraverso la condivisione del cammino e della vita di ogni giorno. Non aspettiamoci allora grandi miracoli, ma proviamo ad aprire il nostro cuore per cogliere la brezza leggera del suo passaggio nella nostra vita!
Valentina Dovico s.a.
Rete Loyola (Bologna)
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato