Tutto sembrava finito, non c’era niente da fare se non ri-fare le cose di prima! Tutto è finito, è stato bello, ma non poteva durare e infatti è morto, torniamo a casa e riprendiamo la vita di prima.
Quante volte ci capite di pensare o anche solo di temere che tutto finisca così.
Eppure․․․ qualcosa si trasforma! Quello che hai vissuto nell’amore rimane, è entrato dentro di te, ti permea, pronto a esprimersi al momento opportuno! Non cose incredibili, generalmente, ma segni nuovi di vita, modi nuovi di stare assieme, comprensioni reciproche… Se non è resurrezione questa!
Non solo: scopri che ti viene affidata una nuova responsabilità, senza dimenticare la tua fragilità; puoi dire agli altri che la vita si trasforma, riparte con sguardi diversi più semplici, genuini comprensivi di te, dell’altro, del mondo.
E allora anche tu sei quel Pietro che riparte, da cui altri possono attingere forza e fiducia. Tu puoi annunciare al mondo che l’ultima parola è sempre una parola di speranza, che l’ultimo gesto è sempre quello che puoi fare e non quello che hai fatto!
Loris Piorar SJ
Continua a leggere gli altri approfondimenti del giorno sul sito
Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato