Credere è cosa da funamboli: il margine di sicurezza che hai è la dimensione di un filo rispetto all’immensità del vuoto.
Crescere nella vita di fede è prendere coscienza di come le nostre certezze sono piccole rispetto alla grandezza è creatività di Dio. In questo gli uomini e le donne che studiano la fede, i teologi, sono più tentati. Lo studio può farli più ciechi ai segni dei tempi, ai tanti modi in cui il Signore continua a manifestarsi nel mondo. Lo studio può far credere che la loro piccolezza nella fede sia cresciuta, che sia divenuta adulta e che non ha più bisogno della mano forte e sicura del padre.
I capi della sinagoga e i farisei erano gli esperti di fede al tempo di Gesù e non si sono accorti del segno dei tempi per eccellenza, di quell’anno zero che ha marcato un prima e un dopo nella storia.
Ciò che rende cieco un esperto nella fede comincia sempre nel cuore, in quella durezza che impedisce di vedere nella gente semplice – che non conosce la legge dei testi – i veri occhi di Dio, occhi che sanno indicare e riconoscere il messia.
La durezza del cuore può bloccare il nostro sapere, la curiosità di scoprire l’agire di Dio. I farisei del tempo di Gesù non sanno andare a fondo nella vita di quel profeta… si fermano alle voci sulla Galilea e non sono capaci di farsi raccontare la sua storia e scoprire il sangue di Davide nelle sue vene.
Solo Nicodemo, fariseo che era rinato dall’incontro con Gesù, sa dare cuore alla legge e scoprire in essa ciò che rivela il vero Dio. Nicodemo si è accorto che la legge è solo un filo che unisce l’uomo a Dio ma non può esaurire l’estensione infinita del credere.
Giuseppe Amalfa SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato
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Gv 7, 40-53
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, all’udire le parole di Gesù, alcuni fra la gente dicevano: «Costui è davvero il profeta!». Altri dicevano: «Costui è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice la Scrittura: “Dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo”?». E tra la gente nacque un dissenso riguardo a lui.
Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui. Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto qui?». Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato così!». Ma i farisei replicarono loro: «Vi siete lasciati ingannare anche voi? Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!».
Allora Nicodèmo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse: «La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?». Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!». E ciascuno tornò a casa sua.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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