Oggi sembra che Gesù viva al buio – e in effetti Gesù abita le nostre tenebre. Le abita lui, perché noi non siamo in grado di abitarle, anche se lo vogliamo, anche se ci sforziamo, anche se nelle nostre tenebre a noi piacesse dissolverci e abbrutirci.
Gesù abita le nostre tenebre rimanendo Luce e donandosi a noi come luce: non è vinto dalle tenebre, se così fosse il Vangelo non sarebbe mai stato scritto. E non ne ha paura, non le teme, ne assume e ne vive tutto il dolore e le conseguenze fino alla morte, ma a me e a te lascia la guarigione, la liberazione più radicale che è quella dal male interiore, dal male di vivere.
Gesù viene “per tutta la Galilea”, lui si alza a parte, perché non è di nessuno poiché è per tutti: anche per te e per me, oggi. Quindi oggi mi fermo con lui, ci parlo, gli racconto le mie malattie: lui vuole ascoltarmi anche se tutti ormai si sono stancati di ascoltare i miei lamenti. Oggi mi fermo con lui, finalmente! E il mio cuore respira. E poi lo lascio andare, perché per questo è venuto.
Andrea Piccolo SJ
Rifletto sulle domande
- Quale febbre mi sta tenendo a letto, impotente, inoperoso, depresso, “in-utile”?
- Dove ho bisogno di essere toccato, oggi?
- Gesù viene, ti accoglie alla porta di casa, ti ascolta, ti tocca. Cosa ti resta dell’incontro con lui, della suo restare con te?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi…
Recito un “Padre nostro” per congedarmi e uscire dalla preghiera.
[box type=”info” align=”” class=”” width=””]Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato secondo il metodo della spiritualità ignaziana, disponibile anche tramite la loro newsletter quotidiana.[/box]
Mc 1, 29-39
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui, si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.