Il tempo è compiuto: il tempo è adesso, oggi, ora. In questo preciso momento, il regno di Dio è vicino, è proprio lì accanto a te e tu ci puoi entrare subito. Volgi il cuore e accorgiti che il Signore ti sta chiamando!
Cosa stai per fare oggi? Ecco, quella è la porta attraverso cui puoi entrare in quel del regno! Ciò che stai vivendo è l’ingresso di quel regno. È lì che il Signore ti chiama a vivere la tua vita in pienezza.
Non devi cambiare quello che stai facendo, semplicemente lascia quelle modalità che tu stesso hai imparato a importi per impedirti di essere quello che realmente sei. Lascia che il tuo essere sprigioni la sua più bella umanità, quella che hai sempre avuto, da quando sei nato e che conosci bene, perché ti appartiene. Così peschi dentro di te l’“uomo” che sei.
Prendi consapevolezza che il tuo cuore, quando lo lasci emergere nel suo esserci pieno, riscopre il gusto della vita. È il modo che Dio ha per dirti che la tua vita è molto gradita ai suoi occhi e che gioisce con te!
Flavio Emanuele Bottaro SJ
Rifletto sulle domande
- Quali sono le qualità del tuo essere che rivelano la tua umanità più bella?
- In quali situazioni queste qualità emergono spontaneamente?
- Che gusto ha la tua vita quando lasci essere queste qualità?
- Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi…
Recito un “Padre nostro” per congedarmi e uscire dalla preghiera.
[box type=”info” align=”” class=”” width=””]Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato secondo il metodo della spiritualità ignaziana, disponibile anche tramite la loro newsletter quotidiana.[/box]
Mc 1, 14-20
Dal Vangelo secondo Marco
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. Subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.