Gesuiti – Commento al Vangelo del 12 Aprile 2019 – Gv 10, 31-42

I farisei accusano Gesù di farsi Dio. L’accusa dei farisei a prima vista sembra sensata: quale uomo può dire di essere alla pari di Dio?
Tuttavia Gesù dà una spiegazione ben precisa del perché si dichiara figlio di Dio. Gesù compie delle opere, cioè fa delle azioni concrete, che sono di testimonianza del fatto che il Padre opera in lui. Le opere che il Signore compie, e che dunque rendono testimonianza dell’azione di Dio nella sua vita, sono le opere dell’amore, azioni d’amore che ci si rende conto trasformano e liberano le persone.
E chi sa vedere quest’amore con cuore aperto, capisce che non è un amore solo umano, non può essere frutto del piccolo sforzo di un uomo fragile. È un amore accolto e poi donato gratuitamente per i fratelli e le sorelle. E in questo trasforma l’uomo, lo rende simile a Dio. Solo chi vive in quest’amore può dire di essere figlio di Dio.

Abbiamo molti esempi concreti di persone che si sono giocate fino in fondo la vita per questo amore; anche chi non crede è costretto a riconoscere in loro qualcosa di straordinario. Sono i santi. Dai più noti ai tanti che, come ci insegna Papa Francesco, vivono una santità ordinaria, ma non meno eroica. Mamme che accudiscono figli disabili con generosità, persone che hanno il coraggio di fare scelte oneste e controcorrente in luoghi di grande disonestà, e lo fanno perché sono cristiani. Qualcuno dà la vita per questo. Certamente tutti questi possono dirsi figli di Dio.

E noi guardandoli possiamo dire di credere, come fa la folla vedendo Gesù al Giordano. Lasciamoci ispirare da questi esempi in questo tempo che si avvicina alla Pasqua.

Daniele Ferron SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato

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Cercavano di catturarlo,ma egli sfuggì dalle loro mani.

Dal vangelo secondo Giovanni
Gv 10, 31-42

In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù. Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre; per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio».
Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: “Io ho detto: voi siete dèi”? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio – e la Scrittura non può essere annullata -, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: “Tu bestemmi”, perché ho detto: “Sono Figlio di Dio”? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre». Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.
Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui rimase. Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero». E in quel luogo molti credettero in lui.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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