Matteo era un mafiosetto locale; quello, lì al banco delle imposte, era il posto della sua quotidianità. Le persone probabilmente erano accalcate davanti a lui in una fila piena di ansie, debiti da saldare, ricatti da rispettare, e lui deve esser stato presissimo dal solito gioco di conti e ricalcoli, controlli, piccole minacce e grandi do ut des.
Ma è Gesù che parte, lo vede e gli parla: «seguimi». Come può una parola così piccola, così irrazionale, aver fatto breccia nel cuore di un incallito usuraio? Matteo era inchiodato al suo ruolo dai continui sguardi di paura e di odio che gli venivano rivolti; sappiamo quanto a fondo può incidersi su di noi il giudizio dell’altro, fino al punto di farci dimenticare chi siamo, costringerci ad una logica di difesa, potere, sopravvivenza.
Gesù invece non guarda al denaro che ha in mano o al posto in cui siede, ma lui e lui soltanto, con immenso amore. Nel calore di quello sguardo Matteo sperimenta la memoria del suo sé più vero, la promessa di una vita libera dai muri nei quali si era dovuto ingabbiare per tenere in piedi la sua personalità.
Allora alzarsi e seguire Gesù non è uno straordinario atto di eroismo, ma l’unica via di fuga dai nostri paralizzanti “banchi delle imposte”. Tanto più che il luogo dove Matteo lo segue è… Casa propria! Lo stesso banchetto, gli stessi, corrotti, amici di prima. Liberiamoci dall’immagine di un Dio che ci impone di essere sempre oltre, più in là, in un luogo diverso: la sua chiamata è innanzitutto a essere pienamente noi stessi qui dove siamo.
Samuele Adorno
[…]
[box type=”info” align=”” class=”” width=””]Qui puoi continuare a leggere altri commenti al Vangelo del giorno.
Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato secondo il metodo della spiritualità ignaziana, disponibile anche tramite la loro newsletter quotidiana.[/box]
Lc 4, 1-13
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.