Cos’è un cuore appesantito?
Stando ai nostri racconti, un cuore come ingombrante, bloccato, incapace di smuoversi a motivo di una pesantezza sempre più ingestibile, spesso accompagnato dalla densa sensazione di “non farcela più”.
Ma il Vangelo sceglie un’altra via: la pesantezza non viene posta in relazione con ferite, delusioni, frustrazioni e fatiche del cuore, bensì con il ritrovarsi sorpresi, impreparati e incapaci di reagire di fronte a qualcosa di improvviso che succede, che piomba addosso e che travolge.
Cos’è allora un cuore non appesantito?
Quello che sa riconoscere di essere inserito, qualunque cosa succeda, in una relazione vitale con il Signore, una relazione donata, senza pretese; senza assicurazioni, senza garanzie. Una relazione in ogni istante esposta tanto all’irruzione di un bene non calcolabile e non meritato, quanto alla possibilità che questo bene venga meno. Ecco il rischio del dono gratuito, il rischio dell’amore: sempre sorpresa spiazzante, mai risultato di calcoli rassicuranti.
Ciò che conta, dunque, è il lasciarsi stanare dal Signore, che continuamente ci chiede di essere aperti a quell’amore gratuito e imprevedibile che fedelmente opera in tempi e modi che i nostri cuori non si aspettano.
Iuri Sandrin SJ
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
- In che occasione il mio cuore si è fatto travolgere?
- Quando ho sentito il cuore leggero?
- In che luogo della mia vita vorrei che il Signore entrasse a stanarmi?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi…
Recito un “Padre nostro” per congedarmi e uscire dalla preghiera.
[box type=”info” align=”” class=”” width=””]Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato secondo il metodo della spiritualità ignaziana, disponibile anche tramite la loro newsletter quotidiana.[/box]
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Lc 21, 34-36
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Fonte: LaSacraBibbia.net
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