«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore…»
Vogliamo contemplarlo così oggi il nostro Dio, chinato sulla nostra vita come un agricoltore sulla terra. Con la passione, la cura e la pazienza che l’agricoltore ha verso il seme, verso i suoi tempi, le sue esigenze, le sue fragilità, ma col pensiero fisso sui frutti belli che darà…
Tagliare ciò che è morto e potare ciò che porta frutto, sono due azioni dolorose e traumatiche per i rami…e forse anche per noi. Allora oggi vogliamo fissare quelle mani impastate di terra, della nostra terra che è la nostra vita e la nostra storia e chiedere al Padre di farci la grazia di abbandonarci alla sua opera di cura verso ciascuno di noi.
Fonte: La pagina Facebook dei “Frati Minori di Assisi”
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