Gesù disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!»
Ieri, nella croce, abbiamo contemplato la misura dell’amore di Dio per noi. Oggi la Chiesa ci fa fermare ai piedi di quella croce, con Maria Addolorata. Quasi a ricordarci che, come sanno bene le donne che hanno partorito, il dolore è l’altra faccia dell’amore.
Oggi ci vengono fatti due doni: il primo, essere affidati a Maria come figli, essere affidati all’amore più grande e più forte, quello di una madre verso il proprio figlio, tale è l’amore di Maria per ciascuno di noi.
Altro dono, ci viene affidata Maria come madre, quasi a ricordarci che l’amore è sentirsi custoditi ma è anche una chiamata a custodire le persone che ci vengono affidate. Diventa visceralmente nostro solo ciò che amiano e non solo ciò che è nato da noi.
Chiediamo a Maria, nostra madre, di insegnarci ad amare, a lasciarci abbracciare e custodire.
Fonte: La pagina Facebook dei “Frati Minori di Assisi”
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