Iª lettura At 10,34.37-43
dal Salmo 117
IIª lettura Col 3,1-4
Vangelo Gv 20,1-9
Quanto è bello celebrare la Pasqua!
Dopo aver assistito al rifiuto di Gesù da parte degli uomini, vediamo come Dio invece lo accoglie e gli dona di vivere una vita nuova, una presenza misteriosa, ma reale. Il mondo rimane ancora diviso davanti a lui, anzi, in questo giorno la divisione si fa stabile. Le guardie e il Sinedrio fingono di non aver visto, di non sapere. Mettono al primo posto la propria giustificazione e il denaro. Noi non ci spaventiamo, vediamo l’agire di Dio, che premia il Figlio suo togliendolo dalla morte e dandogli una presenza nuova, una vita davvero nuova.
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Eccoci, stiamo con decisione uniti a lui. Ci lasciamo venire alla mente tutto ciò che lui ha fatto e ciò che ha detto, perché oggi i suoi gesti e le sue parole prendono un valore nuovo, definitivo, di eternità.
Gesù è risorto: nessuno capiva e nessuno gli credeva quando lo prediceva. Ora sappiamo che tutto è vero, e divengono veri tutti gli altri insegnamenti, quelli che ci ha dato nelle domeniche di questa quaresima.
È vero che lui è la vita: chi ha lui nel cuore, vive davvero (richiamò alla vita Lazzaro).
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È vero che lui è la luce: chi lo ama e lo ascolta sa da dove viene, e vede con chiarezza il proprio cammino e il significato di ogni evento (aprì gli occhi al cieco nato).
È vero che è lui l’acqua che disseta ogni sete del cuore dell’uomo (diede la vera acqua ai samaritani).
È vero che lui è il Figlio di Dio da ascoltare, cui ubbidire, il Figlio che ci fa conoscere il Padre e il suo amore (sul monte ha parlato il Padre).
È vero che lui è la vittoria su ogni potere avverso che distrugge l’uomo: oggi la sua vittoria è realizzata pienamente (allontanò satana dalla sua strada).
Cantiamo il nostro alleluia, perché siamo amati e divenuti capaci di amare!
Non sappiamo cosa significhi risorgere e risurrezione, non lo sappiamo, ma vediamo e ascoltiamo Gesù risorto, che non muore più. Vivendo con lui anche noi partecipiamo alla sua novità di vita. È una vita dove esiste il perdono ricevuto e donato, dove regna l’amore fraterno, dove si sperimenta la comunione con lui e con tutti quelli che lo accolgono. È una vita dove c’è pure la gioia, che prima nemmeno eravamo capaci di immaginare e di sognare.
Gesù è veramente risorto, alleluia!