Fraternità della Trasfigurazione – Commento al Vangelo del 6 Agosto 2023

379

Il corso ordinario delle domeniche si interrompe oggi per lasciare il posto alla celebrazione di una festa del Signore che quest’anno cade appunto di domenica: la festa della Trasfigurazione. Un mistero estremamente rivelatore della persona di Gesù ma che riguarda anche tutti noi.

Nella messa di Natale anche quest’anno, come tutti gli anni, abbiamo sentito proclamare le parole del Vangelo di Giovanni: “E il Verbo si fece carne” (Gv 1,14). Da quel momento il Figlio di Dio, avendo assunto la nostra umanità in tutto fuorché nel peccato, avrebbe nascosto al nostro sguardo la visione della sua natura divina. Nel corso della sua vita alcuni avevano intuito il suo mistero e, pur non riuscendo ad afferrarlo pienamente, lo avevano seguito.

I demoni l’avevano immediatamente riconosciuto; tuttavia, la maggior parte delle persone, soprattutto i suoi compaesani, si interrogavano non riuscendo a comprendere come mai un uomo così normale e di umili origini potesse fare quei miracoli e attirare folle numerose. La carne di Gesù, la sua umanità simile alla nostra, aveva steso un velo sulla sua divinità fino al momento del Tabor quando, invece di occultare il mistero, lo ha esplicitamente manifestato. Il corpo che egli aveva assunto diventava così il mezzo, lo strumento per lasciar trasparire un’interiorità di luce, proprio come “Dio è luce” (1Gv 1,5), un’interiorità totalmente abitata dallo Spirito Santo.

- Pubblicità -

Quale il motivo di tale scelta proprio poco tempo prima di prendere “la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme” (Lc 9,51)? La tradizione occidentale mette spesso in evidenza come il mostrarsi ai discepoli in tutta la sua gloria li avrebbe preparati al momento in cui lo avrebbero visto non più trasfigurato, ma sfigurato sulla croce. Questo mistero, quindi, è un sostegno per la fede degli apostoli e per noi che crediamo alla loro testimonianza. Esso però costituisce anche un invito ad avere fede. […] Continua a leggere qui.

Commento a cura dalla Fraternità della Trasfigurazione.

Fonte – Arcidiocesi di Vercelli

- Pubblicità -