Francesco d’Assisi, Francesco di Roma – Una nuova primavera per la Chiesa?

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In libreria da giovedì 13 marzo

Francesco d’Assisi, Francesco di Roma
Una nuova primavera per la chiesa
Nel nuovo libro Leonardo Boff esalta papa Bergoglio
e la sua «rottura» per una chiesa «povera, semplice,
umile e fraterna». E (possibilmente) «federalista»

Bologna, 7 marzo 2014

Francesco d'Assisi, Francesco di Roma - Una nuova primavera per la Chiesa«Da ora in avanti, nella chiesa si sperimenterà un modo nuovo di esercitare il papato, spogliato dei titoli e dei simboli di potere, e si darà rilievo a una chiesa ispirata alla vita e all’esempio di san Francesco d’Assisi: nella povertà, nella semplicità, nell’umiltà, nella fraternità fra tutti, incluse le creatura e della natura e la stessa “sora matre Terra”».

È questo, in sintesi, il messaggio che Jorge Mario Bergoglio vuole dare alla chiesa e al mondo secondo l’autorevole interpretazione di Leonardo Boff, uno dei padri della teologia della liberazione, nel suo nuovo libro Francesco d’Assisi, Francesco di Roma. Una nuova primavera per la chiesa (Editrice Missionaria Italiana, pp. 160, euro 13,00).

In questo saggio, in libreria in occasione del 1° anniversario dell’elezione di papa Francesco e giunto alla seconda edizione in Brasile, il teologo sudamericano manifesta tutto il suo entusiasmo per la svolta di «rottura» impressa da papa Francesco. Secondo Boff, il cristianesimo proposto da papa Bergoglio segue: «il modello del dialogo: la fede cristiana non è vista come un deposito, un sistema chiuso che rischia di fossilizzarsi, ma come una fonte di acque vive e cristalline che possono essere incanalate in molte diverse condutture culturali, un luogo di insegnamento reciproco».

Nel libro – scritto con la precisione del teologo e la chiarezza del divulgatore – Boff precisa il parallelo storico e spirituale tra i due Francesco. Un parallelo che si può sintetizzare in diversi punti di contatto tra le epoche dei due e le risposte offerte da entrambi: «la crisi dell’istituzione ecclesiastica»; «la centralità data ai poveri»; «il modo di rapportarsi alla Madre Terra e alla scarsità di beni e servizi»; «la riabilitazione dell’universo femminile, in particolare dentro la chiesa»; «la sottolineatura delle “ragioni del cuore” oltre quelle dell’intelligenza». «Francesco non è un nome: è un progetto di chiesa, povera, semplice, evangelica e spoglia di ogni apparato» sintetizza il teologo sudamericano.

In tema di riforme della chiesa, inoltre, Boff avanza l’ipotesi di un decentramento «federalista» della curia romana: «Certamente papa Francesco farà una riforma della curia in una prospettiva di decentralizzazione. Perché il Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso non dovrebbe aver sede in Asia? E il dicastero per la Promozione dell’unità dei cristiani a Ginevra, vicino al Consiglio mondiale delle chiese? E la Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli in qualche città africana? E il Pontificio consiglio della giustizia e della pace in America Latina? Oggi i contatti sono facilitati dai mezzi di comunicazione online come Skype, le videoconferenze, i blog».

Al fondo, comunque, vi è per Boff un giudizio altamente positivo del primo anno di pontificato di Francesco: «Siamo davanti ad un’aria nuova, una nuova musica, parole nuove per vecchi problemi, che ci permettono di pensare a una nuova primavera della chiesa».

Leonardo Boff, Francesco d’Assisi, Francesco di Roma. Una nuova primavera per la chiesa, Editrice Missionaria Italiana, pp. 160, euro 13,00. Disponibile anche in ebook.

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