Sappiamo che la ricchezza del mondo è in mano a pochissime persone, e sappiamo che la maggioranza degli esseri umani vive oggi, proprio in questo momento, in serie difficoltà economiche, vale a dire senza avere i pasti assicurati, e nemmeno il minimo necessario per prendersi cura della salute. Secondo l’ONU ci sono circa un miliardo di persone che vivono il povertà assoluta, vale a dire che non possiedono nulla.
E allora non possiamo rimanere indifferenti quando Gesù ci racconta la storiella di un uomo ricco che viveva nel lusso e che alla morte va a finire nell’inferno, e di un uomo povero malato e senza cibo che quando muore viene accolto in paradiso. Il messaggio è chiarissimo, inutile girarci attorno: noi che stiamo bene dobbiamo ricordarci di quelli che stanno male e abbiamo il dovere di prenderci cura di loro.
Si è così, prenderci cura di chi sta male è un dovere, se non fosse un dovere Dio non ci chiederebbe conto di questo; invece, saremo giudicati proprio in base a questo. Per l’ennesima volta abbiamo la conferma del fatto che l’elemosina è la chiave di volta del nostro essere cristiani. E come Gesù stesso ci ha insegnato: c’è più gioia nel dare che nel ricevere, e se non ne sei convinto significa che non l’hai ancora sperimentato, coraggio allora, condividiamo le nostre ricchezze con chi non ha nulla.
- Pubblicità -
Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano