Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che vanno incontro allo sposo. L’essere vergini non è sufficiente, infatti il Vangelo ci dice che 5 erano sagge e riuscirono ad entrare alla festa, mentre le 5 stolte si fecero trovare impreparate e non riuscirono ad entrare. Vorrei comunque riflettere sul tema della verginità, un tempo era considerata una virtù a cui tendere, oggi considerata come una sciagura, come un marchio di insufficienza, di inesperienza.
Un tema scomodo di cui io parlo raramente, ma di cui gli altri non parlano affatto. Eppure, non è una banalità, perché riguarda l’amore, riguarda i sentimenti e riguarda il modo in cui trattiamo il nostro corpo. Io non ho la pretesa che il mondo debba tornare agli usi e costumi del secolo scorso, ma ritengo che sia saggio saper custodire il proprio corpo, e l’amore, e i sentimenti, solo per qualcosa di autentico, solo per qualcosa che lo meriti.
Al giorno d’oggi si fa un gran parlare del rispetto della persone, dei diritti, della libertà, ma poi, a ben vedere, tutto questo rispetto non c’è, anzi, molti usano se stessi e gli altri senza alcun rispetto per la dignità della persona. Cerchiamo di essere puri di cuore, cerchiamo di non svendere mai noi stessi, il nostro corpo, i nostri sentimenti e la nostra dignità, mai, a nessun prezzo.
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Fonte: il canale YOUTUBE di ☩ fra Stefano