“Gesรน, vedendo una grande folla, ebbe compassione di loro, perchรฉ erano come pecore che non hanno pastore.” Questa frase ci mostra il cuore di Gesรน: la Sua compassione non รจ solo un sentimento, ma unโazione concreta. Non si limita a provare pena; si ferma, ascolta, insegna, e infine sfama quella folla con il miracolo dei pani e dei pesci.
Ma cosa significa avere compassione nella nostra vita? Significa guardare le persone attorno a noi con gli occhi di Gesรน. La compassione non รจ commiserazione o pietร , ma un desiderio profondo di fare qualcosa per alleviare la sofferenza o il bisogno dell’altro.
Un esempio pratico? Pensa a quando vedi qualcuno in difficoltร : un amico che รจ triste, un collega sopraffatto dal lavoro, o un familiare che non trova pace. La compassione non si ferma al “mi dispiace per te,” ma diventa “cosa posso fare per aiutarti?” A volte basta un gesto semplice: offrire il nostro tempo, una parola di conforto, o anche solo essere presenti.
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Nel Vangelo, Gesรน chiede ai discepoli di dare loro stessi da mangiare. Questo ci insegna che, con il poco che abbiamo, possiamo fare molto. Non serve avere risorse infinite; Dio moltiplica il nostro “poco” quando lo mettiamo a disposizione degli altri. Puรฒ essere un sorriso, una preghiera, una mano tesa. ร il nostro piccolo contributo che Dio trasforma in qualcosa di grande.
La compassione cambia non solo chi la riceve, ma anche chi la dona. Ci rende piรน umani, piรน vicini a Dio. Ogni volta che scegliamo di essere compassionevoli, portiamo il Suo amore nel mondo.
Oggi chiediamo al Signore di donarci un cuore simile al Suo, capace di vedere il bisogno attorno a noi e di rispondere con gesti concreti.
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