Ma non sarebbe stato tutto molto più facile se non ci fosse stato il diavolo? Si, indubbiamente si, saremmo stati meglio senza di lui.
Ma, allo stesso tempo potremmo anche dire che noi staremmo meglio se non lo lasciassimo entrare nella nostra vita, e invece a volte lo lasciamo entrare. Si, la nostra casa non è una casa sicura, perché è divisa in sé stessa, ci sono alcune crepe che rendono fragili i muri, e che ci fanno vivere con ansia per il presente e preoccupazione per il futuro.
In molti passi del Vangelo incontriamo Gesù che opera degli esorcismi, che scaccia i demoni. E gli uomini, una volta liberati, subito cominciano a stare bene. Il nostro cammino è invece più tortuoso, non è un istantaneo passaggio dal male al bene.
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Il confronto con il male è quotidiano, ogni giorno la tentazione bussa alla nostra porta, e la possibilità di accoglierla in casa è sempre alla nostra portata. Ma ogni giorno noi accogliamo anche Gesù, infatti, anche se siamo battezzati, e anche se lui ci accompagna sempre, è solo attraverso il nostro sì quotidiano, che noi continuiamo a accoglierlo nella nostra casa.
Gesù è la luce che rischiara la nostra casa, e quando c’è buio è facile inciampare, cadere per terra e farsi del male, per questo vogliamo vivere alla luce di Gesù, e con l’ascolto del Vangelo, con la preghiera, con le opere di carità alimentiamo questa lampada, e più la lampada è carica e più la lampada splende, e le tenebre svaniscono, e l’ansia e le preoccupazioni abbandonano la casa.