fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 7 Marzo 2023

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Gesù rimprovera aspramente le istituzioni giudaiche del suo tempo, dicendo che gli scribi e i farisei, le guide religiose di Israele, sono molto precise e severe nel dettare le leggi agli altri, ma sono molto rilassate ed elastiche quando le applicano a sé stesse. Naturalmente queste parole dette a noi oggi assumono un sapore diverso, e subito ci viene voglia di identificare gli scribi e i farisei con le guide religiose del nostro tempo e della nostra religione.

Che però Gesù ci ha detto di non chiamarle guide, né padri, né Rabbì, ed ecco che allora qualcuno ha trovato un nome diverso e li chiama pastori, ma non ha capito che la soluzione del problema non sta nel cambiare il nome ma nel cambiare stile di vita. Il problema è che a noi religiosi viene facile insegnare agli altri di fare cose che nemmeno noi siamo capaci di fare.

Ma all’interno di questa giusta critica alle nostre incoerenze c’è anche una affermazione interessantissima: Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite come loro. Gesù, quindi, da una parte ci dice di non lasciarci fuorviare dai peccati di chi ci guida, ma ci dice anche di ascoltare gli insegnamenti che vengono dal magistero. A noi verrebbe voglia di fare il contrario, di seguire l’esempio di chi pecca e di criticare gli insegnamenti della Chiesa, ma non è questa la via corretta per la santità.

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Cerchiamo invece di rimanere fedeli alla Chiesa di Cristo, ma senza prendere l’esempio dalla miseria da cui è segnata.

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Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano