fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 6 Ottobre 2022

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Che bello, anche oggi come ieri Gesù ci parla di preghiera, ed è veramente confortante perché la preghiera è una delle cose più belle che possiamo fare. E che peccato quando la si vive come un peso, come un dovere, un sacrificio, e poi è naturale che ci si stanca di pregare e magare si perde anche la fede.

E quante volte ho sentito persone lamentarsi perché uno prega eppure le cose non vanno bene. Quasi a dire, ecco io ho fatto i compiti, ma il maestro non mi ha premiato, io ubbidito a Dio ma Dio lui non mi ha ricompensato. Ma se preghiamo con questo spirito noi non stiamo pregando, stiamo commerciando con Dio, stiamo barattando il tempo della nostra preghiera in cambio dei favori che chiediamo a Dio.

Ma sentite come comincia il vangelo di oggi: Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani. La parola chiave è: amico. Il fine di tutto non è riuscire a portare a casa il pane, il fine è scoprire che abbiamo un amico. Il fine è riuscire ad uscire da noi stessi, e non rimanere intrappolati nel nostro orgoglio, nel nostro io, e lasciarsi portare dallo Spirito santo, lasciarsi guidare dal nostro Padre celeste che attraverso la gioia e la sofferenza della vita ci vuole condurre nel suo Regno di luce, di pace, di vita eterna.

E allora accogliamo l’invito di Gesù, l’invito ad essere suoi amici mediante la preghiera, e ricevere così da lui il vero grande dono che lui vuole farci, che è lo Spirito santo.

Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano