Dopo la nascita di Gesù, alla comparsa della stella cometa, molte persone si mettono alla ricerca del Messia, il popolo oppresso cerca il suo salvatore, i sacerdoti del tempio cercano l’inviato di Dio, gli esperti della Bibbia cercavano colui che era stato annunciato dai profeti, perfino il re Erode si mette alla ricerca del bambino perché è preoccupato che il Messia possa essere un suo antagonista politico.
Ma nessuno di loro è riuscito a trovarlo, se non un gruppetto di pastori, che sono stati i primi a giungere alla grotta, e poi i re magi, venuti dal lontano oriente. Questo ci dice che non sempre la ricerca di Gesù porta buoni risultati.
E questo mi sembra evidente anche se considero i tempi in cui viviamo oggi, in cui molte persone si mettono alla ricerca di un senso della vita, e vanno in cerca di guru, e leggono libri spirituali, e magari capita tra le loro mani anche il Vangelo, ma non riescono a incontrare Gesù, non lo riconoscono.
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Come mai accade questo? Penso che per incontrare Gesù sia necessaria una intelligenza spirituale, e con questo non voglio dire che siamo più intelligenti degli altri, ma solo che se non lo cerchi nel posto giusto non lo troverai e se non lo ricerchi nel modo giusto, non lo troverai.
Per trovare Gesù bisogna saper riconoscere tutte le voci interiori che ci distraggono e tutti i preconcetti che abbiamo su di lui e sulla religione. Per trovarlo bisogna mettersi in cammino, lasciare alle spalle il terreno sicuro delle proprie convinzioni per lasciarsi mettere in discussione.
Chi pensa di sapere già tutto di Gesù non lo troverà, ma chi lo cerca con cuore puro e semplice presto si accorgerà che Gesù è già accanto a lui.