fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 5 Ottobre 2022

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Un altro Padre Nostro. Si, l’evangelista Luca ci ha trasmesso una preghiera del Padre nostro diversa da quella che siamo soliti pregare e che è giunta a noi grazia la Vangelo di Matteo. Penso che sia stata buona la scelta di pregare con l’altro Padre nostro perché è un po’ più lungo, più completo.

E tuttavia per certi aspetti è molto bella anche questa preghiera perché, vedete, non sempre quando si aggiungono parole si dice di più. Pere esempio qui non si dice “Padre nostro, che sei nei cieli sia santificato il tuo nome” ma semplicemente: Padre … Venga il tuo regno. Ed è molto bello, da più il senso che pregare sia un dialogo personale con il Padre, che in quel momento non è nei cieli ma è lì, vicino a te, è quindi un modo di pregare più colloquiale, più diretto, se vogliamo, più famigliare.

E poi, questa preghiera così breve, lascia anche l’idea di un dialogo con Dio che non deve essere convinto a furia di parole, e che non ci chiede di vivere la preghiera come un sacrificio, ma proprio come un modo per tenere vivo il dialogo con il Padre. C’è anche uno svantaggio però nelle preghiere brevi, perché una volta che si vive la preghiera nel modo giusto si impara anche a pregare più a lungo, perché la preghiera diventa un sollievo, diventa un dialogo con un Dio amico, con Gesù che ci conforta e ci sostiene nelle tribolazioni del vivere quotidiano.

E prima di concludere la riflessione con la preghiera vorrei solo evidenziare l’importanza del perdono, quando preghi chiedi perdono e doni perdono “perdona a noi i nostri peccati,

Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano