fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 4 Ottobre 2022

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San Francesco, poverello di Dio, con la sua povertà ha arricchito una quantità immensa di persone. Che io sappia, è lui il santo che meglio di ogni altro ha cercato di vivere il Vangelo in modo pieno, senza sconti, senza compromessi e aggiustamenti. Il Vangelo mi dice di perdonare, e io perdono.

Gesù ci ha insegnato che dobbiamo dare a chi ci chiede, senza desiderare nulla in cambio, e io do tutto quello che possiedo, e quando mi chiedono il vestito io dono anche quello. Ed è forse questo l’aspetto più sconvolgente dell’esempio che ci ha lasciato san Francesco, questa obbedienza totale al Vangelo, e soprattutto questa capacità di rimanere sempre distaccato dal denaro, dal possedere qualsiasi cosa, per essere tutto di Dio.

Pensate che una volta una povera donna aveva chiesto a Francesco l’elemosina ma lui non aveva assolutamente nulla da darle, l’ultima cosa che gli era rimasta era il vangelo, e lui glie lo donò, affinché lo vendesse e avesse di che sfamarsi. Certo il Vangelo era l’unica cosa, e la cosa più preziosa che avesse, ma anche a quella ha rinunciato perché, a cosa giova avere il vangelo, se poi noi fai ciò che il vangelo ti comanda.

San Francesco è anche il patrono d’Italia e noi ci affidiamo oggi a lui, chiediamo che venga in soccorso alla nostra povertà spirituale, perché ci stiamo perdendo. Lui si vestiva di sacco ed era felice, noi guidiamo grandi automobili e siamo infelici, lui pregava e digiunava ed aveva la forza interiore di un leone, noi guardiamo alla televisione e ci abbuffiamo, ma abbiamo perso la forza di volontà, e crolliamo davanti ad un nulla.

Lui ha avuto una vita breve e gli angeli lo hanno accompagnato in cielo, ma cosa sarà di noi, al termine delle nostre lunghe vite? Io penso che se San Francesco oggi fosse vivo ci direbbe solo una cosa, quella stessa cosa che diceva anche Gesù: Convertitevi e credete al Vangelo.

Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano