fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 4 Febbraio 2023

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Interessante! Gesù chiama i suoi discepoli in disparte, in un luogo solitario e deserto, dove possano riposarsi, perché Gesù desidera avere un po’ di tempo per stare in compagnia con i discepoli, per ascoltarli, perché gli possano raccontare come è andata la loro missione, i successi e le frustrazioni che hanno incontrato nel tentativo di essere testimoni del Vangelo.

Potremmo dire che, questo dialogo personale che i discepoli hanno con Gesù, corrisponde in qualche modo alla nostra esperienza di preghiera, perché anche noi abbiamo bisogno ogni tanto di staccare la presa degli impegni per stare un poco a pregare serenamente con Gesù. E tuttavia questo tempo di pace non dura a lungo, perché le folle cominciano a farsi avanti con i loro problemi: chi ha bisogno di essere aiutato nella sua malattia, chi deve essere consigliato nelle scelte della vita, chi deve essere accompagnato nella fede, e Gesù, vedendo le folle, ne ebbe compassione.

Ecco, questo stupendo sentimento di Gesù, che vogliamo fare diventare anche nostro, la compassione. Compassione è capacità di mediare tra le buone esigenze nostre, e le buone esigenze degli altri. Compassione è saper uscire da noi stessi, ma non per annullare noi stessi, ma riuscire a trovare un punto di unione, di sinergia, tra le esigenze degli altri e quelle nostre. E allora, di fronte alle necessità di chi ci sta attorno cerchiamo di non essere indifferenti, freddi, o perfino scocciati, impariamo da Gesù ad esse compassionevoli.

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Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano