fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 4 Dicembre 2022

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Restiamo sempre incantati da questa figura di Giovanni Battista, che ha un ruolo davvero speciale nel vangelo. Una persona talmente carismatica che molte persone erano convinte che fosse proprio lui il Messia. E se stiamo ad ascoltare le sue parole non troviamo in lui i segni di chissà quale alta teologia, il suo messaggio tutto sommato era molto semplice ed essenziale, come era essenziale la sua vita: convertitevi, perché il Regno di Dio è vicino.

La forza della sua testimonianza non veniva dai suoi discorsi ma dal suo stile di vita, il suo vestito era un profezia più di quanto lo fossero le sue parole: portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico.

Persone così se ne vedono poche di questi tempi, in tutta la mia vita mi è capitato di incontrarne solo tre di persone che annunciavano il vangelo vivendo così, in estrema povertà, vestite di stracci. E non so bene quanto la loro testimonianza sia stata efficace, non sono diventate famose come Giovanni Battista, e le persone guardandole non si sono convertite, anzi li prendevano per degli squilibrati.

Ma una cosa posso dirvi, che al di là di tutto a me queste persone sono rimaste impresse nella mente. Perché tutti siamo capaci di parlare di povertà, ma poi chi è che la vive veramente? Tutti siamo capaci di parlare di condivisione, ma quanto siamo davvero disposti a condividere di quello che abbiamo?

Ed Ecco allora per noi Giovanni Battista, che non ci chiede di cominciare a vivere come lui, ma di convertirci, questo sì. Lasciamo che il vangelo plasmi davvero le nostre abitudini e i nostri pensieri, prepariamoci all’arrivo di Gesù Cristo.

Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano