Il tema portante di questo Vangelo è chiaramente quello di non lasciarsi divorare dalla avidità, dobbiamo stare attenti a tenerci lontani da ogni cupidigia. Interessante che Gesù dica: “ogni”, ogni cupidigia. Vuol dire che non c’è solo la cupidigia del denaro, ma ci sono diversi tipi di cupidigia. E questo mi fa pensare alla strana introduzione di questo racconto del vangelo, quando un tale chiede a Gesù di intervenire per risolvere un problema legato alla eredità.
Ma Gesù non si intromette nella questione e dice: O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi? Gesù, pur essendo un maestro in questioni di fede, e ben più che un maestro, è il Signore, e tuttavia capisce che non deve intromettersi in questioni che non sono di sua pertinenza. Un po’ come aveva anche dichiarato in un’altra circostanza, quando aveva detto: date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio.
C’è quindi una cupidigia che non riguarda solo l’accumulo di denaro, ma che è l’accumulo di potere, o l’accumulo del sapere, l’accumulo delle cariche. Quando una persona cerca di centrare ogni cosa su sé stessa, e questo capita percé ci dà la sensazione di avere la nostra vita sotto controllo, e magari anche la vita degli altri.
Ma Gesù ci spiega che è una illusione, la cupidigia ci dà l’illusione di controllare la vita; invece, la vita sfugge dalle nostre mani. Il bene che facciamo è l’unica cosa che non ci sfugge di mano, perché il bene è un tesoro che rimane per sempre nei cieli.
Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano