fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 30 Marzo 2023

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Ad un certo punto Gesù dice: Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: ”È nostro Dio!”, e non lo conoscete. È una provocazione molto forte, che in qualche modo ci riguarda; infatti, anche noi chiamiamo Dio nostro Padre, ma in realtà ci sono molte cose di lui che non conosciamo.

E d’altra parte non potrebbe essere diversamente, e come è possibile che la nostra testolina possa contenere l’immensità della sapienza di Dio, nessun uomo potrà mai dire di conoscere Dio, al massimo possiamo dire di aver compreso qualcosina. Ma la provocazione di Gesù non si riferisce tanto al fatto che per noi gran parte della sapienza di Dio resta un mistero, ma al fatto che non abbiamo un rapporto personale con lui.

Come quando una persona ci chiede se conosciamo quel tale, non vuole sapere se sappiamo tutto quello che si muove nel suo animo, ma semplicemente se è una persona che sappiamo riconoscere, con cui abbiamo parlato, con cui abbiamo confidenza. Ed è così anche con Dio, certo è importante cercare di comprendere la sua volontà, è importante conoscere i dieci comandamenti, e conoscere le beatitudini, e conoscere il vangelo.

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Ma potrebbe accadere che una persona diventa esperta della Bibbia, eppure non consce il Padre, proprio come facevano i Giudei. Non trascuriamo quindi di instaurare una comunione spirituale con Dio, apriamo a lui il nostro cuore, cerchiamo di cogliere la voce dello Spirito, non accontentiamoci di quello che ci dicono gli altri ma impariamo a conoscere Dio personalmente.

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Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano